CAT | Just Music Makers Nights

Dopo qualche mese di assenza, periodo dedicato alla neonata label ICON of DESIRE, Just Music Makers ritorna con una nuova puntata, a questo giro a supporto dei ragazzi di China Surprise, per portare in Italia un grande talento contemporaneo: Jimmy Edgar!

Jimmy Edgar rappresenta da sempre il prototipo del nostro artista ideale.

Nativo di Detroit, musicalmente figlio di Prince e del funk  elettrificato degli ’80s, fin dalle prime produzioni è stato però sempre proiettato verso il futuro grazie alla sua capacità di incorporare l’attualità/avanguardia elettronica all’interno del groove e dell’attitudine ‘raw’ proprie delle sue influenze.

Dall’elettronica al silicio degli esordi su Merck, passando per i  piccoli gioielli di ritmi sintetici pubblicati da Warp (Bounce, Make, Model e Access Rhythm) fino all’album di esordio Color Strip, l’ascesa del nostro è stata convincente dal punto di vista artistico ed efficace dal punto di vista comunicativo: amante delle atmosfere sexy e pregne di  appeal e ammiccamenti, ma sempre cool e minimaliste nei riferimenti estetici, Jimmy Edgar ha costruito una propria immagine inconfondibile.

Il suo suono negli ultimi anni si è affinato, pur mantenendo grande versatilità: dalle release sperimentali su label di culto come Semantica e Detroit Underground, alle uscite più legate al funk elettronico per  Citinite per K7!, ora Jimmy approda alla Hotflush di Scuba con un nuovo prezioso album, Majenta.

Jimmy Edgar arriverà a Torino il 5 maggio per presentare il nuovo live sviluppato con tanto di ‘LED sync show’, lavoro visuale che utilizza le ultime tecnologie di sincronizzazione led.

Il suo show sarà il fulcro di ‘This is Not London’, intensa giornata di musica che, dalle 19 fino a tarda notte, vedrà alternarsi alla consolle i dj di China Surprise, il live di Unstable Compound, la techno di Old and Yound Records e i resident di Just Music Makers passEnger e xluve. Siateci!

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This is Not London / Sabato 5 Maggio / h.19-05

Ingresso:

€ 7 in prevendita / € 10 intero

Prevendite:

info@chinasurprise.it / Alessio: +39 339 73 79 348

Info:

info@chinasurprise.it / Facebook

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Just Music Makers ritorna in superficie…
Dopo aver ospitato act di culto come Plant43, Ra.H/Morphosis, Gerald Mitchell (Los Hermanos), Annie Hall, Jo Johnson, affiancandoli ad astri nascenti ed affermati del belpaese come Vaghe Stelle, Riga, Furtherset, Decoside, Just Music Makers ritorna con una delle sue accoppiate di live set meglio riuscite: 65d Mavericks e Edanticonf.

Sul suggestivo palco del Cortile della Farmacia si esibiranno quindi il passato, il presente e il futuro della dell’elettronica più deep, intensa e scintillante.

Nick Dunton

Nick Dunton from 65D Mavericks

Nick Dunton è il creatore insieme a Richard Polson dei famigerati 65D MAVERICKS, uno dei più intensi, intransigenti e sperimentali act che l’elettronica inglese abbia mai prodotto. Insieme a Surgeon, James Ruskin, Regis & Female, i 65D Mavericks hanno contribuito lungo tutti i ’90s a forgiare il suono techno “Brit” per antonomasia: tramite i loro ricercati dischi, i loro incendiari live set e la loro Surface Records sono stati scultori e propugnatori di groove metallici e atmosfere cupe  a tratti irriguardose verso lo stesso concetto di techno.

Dopo la scomparsa di Richard, Nick ha ammorbidito i toni e negli ultimi anni si è dedicato a meravigliose uscite che riscrivono i canoni deep techno ed electro, uniscono caldi groove a nuove estetiche sonore, senza rinunciare a romantiche visioni melodiche e a scintillanti sferzate di luce sintetica.

Edanticonf

Edoardo Zerbinati aka Edanticonf

Edoardo Zerbinati, in arte Edanticonf, è un caro amico torinese da anni ormai a sospeso tra la vita spagnola ed italiana. Giovanissimo comincia a sperimentare con la musica elettronica nel 2009 muovendosi tra territori ambient e tracce più marcatamente techno adatte anche al dancefloor. Da qui una fortunata serie di uscite discografiche, accomunate da una forte emotività compositiva: talvolta atmosfere cupe, altre volte aperture piene di speranza ed energia, che esprimono molto bene il suo carattere sensibile.

Perfetto preludio all’eclettico live di Nick, creato appositamente per questo showcase, Edanticonf proporrà il suo nuovo live.

A far da contorno al ricco menu della serata, i dj set della scuderia Eclipsemusic, con Francesco Stella e i padroni di casa passEnger e xluve.

Don’t miss it!!!

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A solo tre settimane di distanza dalla surreale e visionaria session dedicata a Sun Ra (con ospite Morphosis), Just Music Makers ritorna e unisce le forze con Chew-Z, label torinese, per proporre al suo pubblico un vibrante spaccato di elettronica LIVE, tutta made in Italy.

/// h. 22.00 – Jean Renault / China Surprise (dj set)

In apertura di serata Jean Renault, resident dj della serata “China Surprise”, curerà una speciale selezione dei suoni che l’hanno accompagnato negli anni, tra classici idm ed elettronica di scuola warp.

/// h. 23.00 – Furtherset (live) + Chew-Z Borealis Visual Department

Il primo live della serata sarà affidato all’appena sedicenne FURTHERSET, giovane ma assolutamente interessante producer perugino che si già fatto notare per il suo suono ambient/elettronico dai tratti cosmici e vintage ma assolutamente attuali ed originali.

/// h. 00.00 – Riga (live)

I milanesi Riga presenteranno live il loro primo album ‘Escapism’ edito dalla torinese Chew-Z. Un importante lavoro che attualizza l’elettronica classica unendola con personali field recordings, realizzando un disegno sonoro dotato di sensibilit‡ e gusto fuori dal comune.

/// h. 01.00 – passEnger + xluve (dj set)

Accompagnerà alla conclusione del viaggio il dj set dei padroni di casa passEnger e xluve.

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Just Music Makers ritorna!

A due mesi di distanza dal sorprendente live di GERALD MITCHELL (di Los Hermanos / Underground Resistance), JMM cambia nuovamente formula, luogo, immaginario ed ispirazione.

A questo giro la serata sarà idealmente guidata e dedicata a Sun Ra: partirà infatti con l’aperitivo sonorizzato dai padroni di casa passEnger e xluve in un dj set tra spiritual jazz e space electronics; alle 21.00 ci sarà la proiezione di “Space Is The Place“, film del 1974 di John Coney, che darà la giusta spinta surreale ed emozionale per approdare alla corte di Ra.H / Morphosis, autore del live set culmine della serata, il quale tra campionamenti di Sun Ra, ostinati beat analogici ed avvolgenti arpeggi sintetici porterà il suono del grande musicista jazz in una nuova dimensione.

Rabih Beaini, in arte Ra.H e Morphosis, è il prototipo di musicista elettronico che incarna perfettamente il futuro, oggi.

Nato e vissuto in Libano, cresciuto artisticamente in Italia a Venezia, ed ora apprezzato artista di culto nel mondo elettronico grazie al suo unico e indescrivibile sound, è un moderno menestrello che, rispettoso del passato della techno e della house, riesce a proiettare una visione personale delle stesse grazie al suo punto di vista “esterno” alle solite scene a cui siamo abituati.

Se aggiungiamo il fatto che le sue influenze e ispirazioni affondano le mani nel free jazz e nei suoni della sua terra originaria, si può comprendere come sia possibile aver realizzato un disco come il suo “What We Have Learned” (edito da Delsin e dalla sua Morphine), già candidato alla top 10 degli album del 2011.

Just Music Makers è onorata di ospitare il suo speciale live fatto di macchine e synth analogici, dischi e polvere di spazio profondo, martedi 5 Aprile al Blah Blah di Via Po 21, Torino.

/// JMM Crew

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Just Music Makers è onorata di aprire il 2011 con un ospite a sorpresa, Gerald Mitchell!

Autore circa un anno fa di un inatteso quando sorprendente set alla consolle di un noto club di Torino, che in molti ancora ricordano tra i più positivi, coinvolgenti e soulful dj set techno/house di quell’anno, Gerald tra pochissimi giorni ritorna a Torino.

Gerald Mitchell non ha bisogno di grandi iperboli per essere presentato, a differenza di molti dj che calcano le nostre consolle, ma basta dare un’occhiata alla sua biografia.

Nato e cresciuto a Detroit, membro portante dell’Underground Resistance, leader e tastierista del collettivo e live band Los Hermanos, autore di brani che han fatto la storia della techno più soulful e funky, tra cui l’eterna melodia di quel classico chiamato Knights of the Jaguar, Gerald è una presenza costante e riconoscibile nel panorama Techno e House degli ultimi 15 anni.

Sempre attivo nella sua ricerca per portare elementi funk, jazz, gospel nella techno del futuro, Gerald Mitchell sarà di scena armato di dischi e tastiera per un dj set/live ibrido in un intimo e accogliente club nel cuore di Torino, “Le Tabac” ai Murazzi, Giovedì 13 Gennaio 2011.

Siateci!

///JMM Crew

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Rieccoci, finalmente!

La terza session di JUST MUSIC MAKERS ha finalmente trovato la sua forma…

“Eclipse at the Cube”

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Sede di grandi eventi come ‘Club To Club’ e ‘Movement’, Torino ha ancora spazio per ospitare piccoli happening e promuovere modi alternativi per approcciarsi alla musica elettronica.

A Just Music Makers, la nostra serata dedicata al lato più underground e stimolante della musica elettronica, cerchiamo sempre di creare situazioni particolari, invitando electro acts in musei o ospitando live techno in locali prettamente rock.

Questa volta JMM scopre le intersezioni fra musica elettronica live e danza classica/contemporanea, ospitando questo incontro di arti in un luogo speciale, ‘The Cube’ appunto.

Dopo aver ospitato acts come Annie Hall, Plant43, Jo Johnson e Vaghe Stelle, la nuova session è dedicata al versante più deep e intimo della Techno, dedicando l’intera serata all’etichetta torinese Eclipsemusic.

Sul lato musicale avremo il nuovo acquisto della label, Edanticonf da Barcellona, Roberto Bardini e Decoside ormai indiscussi talenti di livello europeo, passEnger+xluve (invitati di recente al Bleep43 i Londra, insieme a Surgeon, Dj Pete e Donato Dozzy) a fare i consueti onori di casa JMM, nonchè il creatore dell’etichetta Francesco Stella.

Sul lato della danza, la compagnia Karma Dance Project si esibirà con due interventi presentando coreografie specifiche create per alcuni brani di prossima pubblicazione dall’etichetta.

Insomma, sarà un progetto sperimentale che cercherà di unire musica e danza in modo che ogni forma d’arte esalti e completi l’altra, per un’esperienza unica e speriamo affascinante e ispiratrice.

Ci vediamo nel Cubo!

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JUST MUSIC MAKERS Session #3

18 Dicembre dalle 21.00 @ The Cube
(presso Officine Corsare, Via Giorgio Pallavicino, 35
QUI–> http://tinyurl.com/378y9yw)

Info: hello @ justmusicmakers.com (rimuovi gli spazi prima e dopo “@”)

Facebook Event: Just Music Makers

Programma:

21.00 > Francesco Stella Dj Set
22.00 > Karma Dance Project performs SYZYGY part 1
22.30 > Edanticonf Live
23.15  > passEnger+xluve Live
00.00 > Karma Dance Project performs SYZYGY part 2
00.30 > Decoside Dj set
01.30  > Roberto Bardini Dj set

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In vista della nuova puntata di Just Music Makers (info QUI) che vedrà ospite la scuderia Eclipsemusic esibirsi in live e dj set insieme agli interventi della compagnia parigina di danza Karma Dance Project, abbiamo contattato Francesco Stella, label manager di Eclipsemusic per scoprire qualcosa di più su di lui e sulla label che gestisce.

La seconda parte dell’intervista, a breve online, sarà dedicata ad un podcast realizzato da Francesco, che riassumerà le influenze e le ispirazioni per la creazione dell’etichetta.

Un grazie speciale ad Andrea Pregel per aver realizzato l’intervista e per il continuo supporto!

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Ciao Francesco, iniziamo quest’intervista parlando del tuo percorso musicale. Qual è il tuo background, quando hai iniziato a mettere dischi e quali sono i suoni che ti hanno maggiormente influenzato?

Per capire il mio percorso musicale bisogna fare un passo indietro di 20 anni. Intorno al 1990 ho iniziato a frequentare il mondo dei club proprio quando si iniziava a parlare di House Music. All’epoca ero completamente all’oscuro delle sue origini e facevo una certa confusione a comprenderne le diverse forme, dalla bocca della gente uscivano parole tipo Acid, Chicago, Techno ma ad essere sincero ero più rapito da tutto quello che ruotava attorno alla scena musicale nei club. Nel frattempo in Italia nasceva il fenomeno degli After Party ed è stato proprio in quel periodo che ho capito l’importanza della musica e del DJ.

Spinto dalla curiosità, nel 1994 ho iniziato a girare tra Londra, Manchester, NY e Ibiza assistendo all’esplosione del fenomeno House in club come Ministry Of Sound, Hacienda, Space, Amnesia e Sound Factory. Ben presto iniziai a comprare vinili per suonare a casa di amici e da li a poco trovai qualche residenza come Dj in piccoli club di Torino per approdare in seguito alla consolle della Daisy Tribe dove ho avuto l’opportunità di suonare con i migliori DJs della scena House italiana e internazionale come Moreno Pezzolato, Leo Mas, Ricky Montanari, Flavio Vecchi, Ralf, Tedd Patterson, Kenny Carpenter, DJ Disciple, David Morales. In quel periodo l’House si rifaceva ai classici Garage e Disco quindi sostanzialmente nei miei set si potevano sentire i dischi di etichette come Nu Groove, Strictly Rhythm, Guidance, MAW e Nervous miscelati insieme ad una buona dose di classici Trax e DJ International.

Grazie a queste esperienze e spinto da una grande sete di conoscenza ho scoperto le vere radici del fenomeno, quindi ho iniziato a collezionare dischi e a individuare dei punti di riferimento, potrei elencare mille artisti ma sostanzialmente i suoni che mi hanno influenzato maggiormente sono quelli seminali di Kraftwerk, Gottsching, Tangerine Dream e Gary Numan, i ritmi post punk di band come Joy Division, Cabaret Voltaire e Depeche Mode, tutta la scena newyorchese da Kool Herc a Bambaataa ai suoni di label come Salsoul e Prelude passando per la West End, Larry Levan e i classici Garage, il movimento post disco di Arthur Russell, Liquid Liquid, Esg e Material, fino ad arrivare alla scena House e Techno che ha segnato indelebilmente il mio excursus musicale con le produzioni di artisti come Marshall Jefferson, Larry Heard, Joe Claussell, Glenn Underground, MAW, Francois K, Stacey Pullen, Rhythim Is Rhythim, UR, Maurizio, il primo Carl Craig, Rhythm & Sound e tantissimi altri.

Cosa rappresentano per te Detroit e Berlino?

Trovo di gran lunga più interessante Detroit per quanto riguarda un discorso musicale generale, e non mi riferisco solo alla Motown o i tre di Belleville, piuttosto al ruolo che la città ha ricoperto nello sviluppo della musica nera e di come abbia influenzato centinaia di artisti in tutto il mondo, che si parli di Jazz , Rock, Soul, House o Techno.

Berlino comunque non è da meno. Mi sorprende come negli ultimi vent’anni sia riuscita ad assorbire gli input detroitiani, elaborarli, reinterpretarli e in un certo senso rispedirli al mittente sotto una nuova forma. Adoro la Dub Techno, è un genere che mi ha permesso di vedere oltre l’orizzonte sonoro, ha colpito il mio immaginario, continua ad ipnotizzarmi con i suoi suoni morbidi e profondi.

Techno e house sono le due sorgenti da cui è scaturita tanta musica attuale, ma nonostante l’età che avanza conservano ancora il fascino e la modernità di venticinque anni fa…

Ma certo, visto i tempi che corrono c’è molta più poesia nel comprendere le nostre origini piuttosto che rincorrere a tutti i costi un futuro che ancora deve arrivare, Techno e House mantengono integra la loro credibilità.

Cosa pensi della scena elettronica contemporanea?

Se Carl Craig e Moritz Von Oswald pubblicano la loro musica su Deutsche Grammophone e Brian Eno un album su Warp, penso che di strada ne è stata fatta molta e che sono ottimi segnali per la musica elettronica.

Nel mezzo del cammin di nostra vita hai deciso di aprire un’etichetta, la Eclipse Music: da cosa nasce questa decisione e in che modo ha preso forma il progetto?

Mi ritrovai in una selva oscura, con la frustrazione di aver perso troppo tempo. All’inizio l’idea è nata con l’intento di pubblicare delle mie produzioni poi mi sono reso conto che gestire un’etichetta e produrre musica allo stesso tempo non è facile, richiede enormi sforzi in termini di tempo e denaro e così, ho iniziato a pubblicare produzioni di artisti emergenti utilizzando una semplice formula, se una traccia mi entra in testa allora non mi faccio molte domande, la pubblico e basta. Eclipse è un contenitore di significati del tutto personali che non necessita spiegazioni razionali, è la colonna sonora delle mie emozioni del mio rapporto con la natura, con l’ambiente che mi circonda.

“Eclipse è un contenitore di significati del tutto personali che non necessita spiegazioni razionali”

Da cosa deriva la scelta del nome?

E’ stato un caso, una sera di primavera sono uscito per guardare un’eclissi lunare e davanti a quello spettacolo ho inziato a pensare ai pianeti, alle stelle, all’assenza di luce e così mi è venuto in mente un semplice concetto metaforico legato all’eclissi, quello di un’etichetta che promuovesse sonorità nate all’ombra del mainstream. Era il 2006, in pieno fermento Minimal ho deciso di andare contro corrente e rifiutare categoricamente ogni imposizione dettata dal mercato e dalle mode.

Siamo in piena era digitale, i mercati crollano, i negozi di dischi chiudono e tu scegli di pubblicare solo in vinile… Incoscienza, nostalgia, o c’è qualcosa di più?

Direi qualcosa di più, non voglio scatenare polemiche sterili legate alla qualità del suono o altro, mi limito a dire che il supporto conta fino ad un certo punto e l’importanza che si da è del tutto soggettiva. Siamo ancora circondati di tanta tecnologia valida e perfettamente funzionante, se per qualcuno è più comodo un laptop al posto di una valigia di dischi avrà le sue ragioni. Non è escluso che nel 2011 Eclipse possa comunque pubblicare qualche cosa per il mercato digitale, anche se probabilmente non tutto.

Quali sono le difficoltà maggiori che hai incontrato nel gestire l’etichetta?

Trasmettere la propria visione agli artisti non è una cosa facile. Il rischio più grande è quello di scendere a compromessi per mettere le parti d’accordo. La figura del Label Manager spesso è soggetta a imposizioni artistiche. Un esempio può essere quello dell’artista che ti sottopone delle tracce, tu le scegli e decidi che sono buone poi quando ti arriva il mixdown finale sono completamente diverse da come le avevi sentite. Questo aspetto implica perdite di tempo che si aggiungono ad altri rallentamenti dovuti alla distribuzione e ai pre-ordini.

Mantenere un rapporto di rispetto reciproco diventa un aspetto fondamentale per stringere sinergie e collaborazioni durature, poi io non sono il tipo di Label Manager che vuole imporre la propria personalità, trovo che gli artisti debbano essere liberi di esprimersi come meglio credono mantenendo comunque integra la visione della label.

Quali sono i suoni a cui intendi dare spazio?

Ogni artista che pubblica su Eclipse ha un suono personale che lo distingue, non volevo creare una label che avesse una release uguale all’altra, per troppo tempo abbiamo assistito all’avvicendarsi di etichette elettroniche con 4 o 5 artisti che avevano tutti lo stesso stile, a me non interessa essere riconosciuto per un suono preciso, penso che gli artisti debbano avere la possibilità di crescere e maturare secondo il loro percorso personale. Ci sono produttori come Roberto Bardini e Decoside che hanno un suono più immediato e riconducibile ad un genere ben preciso, altri come passEnger e Edanticonf che coltivano sonorità più sperimentali che si comprenderanno meglio sulla distanza e con il passare del tempo. Comunque Eclipse rimane una piattaforma Techno che trova ispirazione da sonorità di etichette come Transmat, UR, Metrolex, Planet E, Basic Channel, Chain Reaction, Maurizio e Rhythm & Sound, ma anche dall’eredità dei grandi compositori contemporanei come Jarre e Vangelis.

Con il passare del tempo ho anche maturato l’esigenza di creare una sub-label che desse spazio a suoni più House e così è nata Black Sunshine Recordings che grazie alla prima release firmata dal giovane e talentuoso produttore russo Yuri Shulgin sotto il nickname di Mistanomista ha già avuto un successo inaspettato. Aspettatevi altre sorprese!

Come scegli gli artisti con cui collaborare?

La scelta dell’artista è un processo abbastanza spontaneo, ovviamente in primis devo rimanere affascinato dalla musica, però l’artista deve avere anche certe qualità dal punto di vista umano. Trovo che i veri artisti siano quelli che non si definiscono tali, che riescono a mantenere una buona dose di umiltà e soprattutto di purezza. Sono molto selettivo in questo e non accetto comportamenti superficiali o atti ad elevare eccessivamente l’ego.

“Trovo che i veri artisti siano quelli che non si definiscono tali, che riescono a mantenere una buona dose di umiltà e soprattutto di purezza”

A breve andrà in stampa la quinta uscita dell’etichetta, firmata Edanticonf. Che tipo di suoni dobbiamo aspettarci?

Non voglio anticipare troppo, dico solo che la title track Winter Morning è un esplosione di suoni. Una vera bomba!

Lo scorso settembre è venuta a mancare una figura importante della scena di Detroit, con cui hai avuto modo di collaborare attraverso la label. Qual è il tuo ricordo di Aaron-Carl?

Collaboravamo da qualche anno ed era sempre un piacere corrispondere con lui, era una di quelle persone che arricchiscono lo spirito, molto cordiale e affettuosa.

Ci saremo dovuti incontrare di persona in occasione di una sua data qui a Torino, poi la notizia della malattia e la tragica scomparsa, è successo tutto così in fretta che siamo rimasti attoniti e sgomenti. Ci mancherà molto!

Veniamo a Eclipse at The Cube. Il prossimo 18 dicembre presenterai in anteprima a JMM un progetto speciale che vede coinvolto un collettivo parigino di danza. Com’è nata la collaborazione con il Karma Dance Project e come si articola la performance?

La collaborazione è nata quasi per caso, quest’estate ho ritrovato una cara amica che non vedevo da molti anni e che vive a Parigi svolgendo il suo lavoro di ballerina professionista, e così, parlando di trascorsi e progetti futuri è saltata fuori questa idea di collaborare ad un progetto che coinvolgesse la sua compagnia di ballo KDP e la mia etichetta Eclipse.. così non abbiamo perso tempo, le ho inviato delle tracce sulle quali ha iniziato ad creare una coreografia con la sua compagnia e il risultato sarà quello che vedrete al “the Cube” questo 18 dicembre in occasione dell’attesissimo evento Just Music Makers.

Danza e musica elettronica: due mondi apparentemente lontani si incontrano in una miscela di suoni e movimenti. Qual è il segreto?

La voglia di esplorare nuove frontiere, sperimentare e cercare nuove forme di dialogo tra varie discipline artistiche. Danza e Musica sono un binomio imprescindibile sia che si tratti di generi o categorie.

Ascolteremo del materiale inedito?

Certamente! Ascolterete in anteprima alcune tracce che faranno parte di una raccolta di vari artisti e che uscirà a breve su CD. Non dico altro!

In parallelo a questa intervista hai accettato di preparare un mixato con le tracce che più hanno influenzato il profilo musicale dell’etichetta. Immagino che la scelta di questi dischi trascenda la qualità o la bellezza delle musiche e si possa ricondurre a un legame emotivamente più profondo…

Sarà una selezione di 15 tracce che hanno profondamente segnato il mio percorso musicale e di conseguenza ispirato la nascita della mia etichetta.

Due ore di suono globale dove spazierò tra l’elettronica classica passando attraverso svariati generi musicali: Ambient, Jazz, Krautrock, Post Punk, Dub, House, Techno, Funk …on and on.

A tre anni dalla prima uscita Eclipse firmata Rob Bardini è possibile voltarsi e ripercorrere con lo sguardo la strada fatta, raccogliendo sensazioni e ricordi. Qual è il bilancio di quest’esperienza ancora in corso? Come risponde il mercato e qual è lo spirito con cui prosegui l’avventura?

Ricordo molto bene e con affetto la sera che ho parlato del progetto Eclipse a Federico Gandin, un noto DJ della vecchia scuola di Torino che, forte delle sue precedenti esperienze, mi diede dei preziosi consigli, c’era anche Roberto Bardini che già conoscevo per alcune sue produzioni che giravano da un po’. Che dire, sono passati pochi anni per fare un vero e proprio resoconto. C’è ancora molta strada da fare e ormai Eclipse ha un suo piccolo seguito di sostenitori, il mercato risponde con entusiasmo. Quando si punta ad un prodotto di nicchia e di qualità la responsabilità delle vendite ha un peso sostenibile e quindi si è più liberi da schemi o imposizioni dettate dal mercato. Quando celebreremo il decimo anno faremo un bilancio vero!

Musica di qualità, produttori giovani e di talento, performance di danza… Quale sarà il prossimo passo? Hai progetti in cantiere?

Al momento sto lavorando al release plan che sta iniziando ad infittirsi, a breve uscirà il disco di Edanticonf e la seconda uscita di Black Sunshine sempre prodotta da Mistanomista, a seguire il sampler Various Artists SYZYGY (“A collection of multiple trax in the same gravitational system”). Sto raccogliendo materiale per pubblicare l’album di un mio artista ma non voglio anticipare niente, infine la collaborazione con Karma Dance Project potrebbe avere degli sbocchi imminenti.

Sogni nel cassetto?

Molti e sono legati alle mia passioni principali come la fotografia, il cinema e i viaggi.

Scheletri nell’armadio?

Stai scherzando? Non basterebbero altre 10 interviste!

Chiudiamo con un momento marzulliano. Tv e giornali sono pieni di spazzatura: meglio la musica alternativa o l’alternativa è la musica?

Avrei preferito di gran lunga “Si faccia una domanda, si dia una risposta”.. ..ma prima che Giovanna Bizzarri inizi ad intonare al pianoforte una canzone di Giggi D’Alessio scappo! ciao!!!

Grazie mille per l’intervista! E in bocca al Cubo!

Crepi dalla potenza dei decibel!

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La seconda parte dell’intervista sarà pubblicata a breve.

Francesco Stella si esibirà in dj set il 18 Dicembre per Just Music Makers a “Eclipse at the Cube”.

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Prima di raccontare com’è andata, vorremmo fare le congratulazioni agli ospiti della sessione #1, per i loro exploit recenti: Annie Hall chiamata per esibirsi al Sonar, e Vaghe Stelle invitato a Dissonanze. Ottimo risultato per loro e grande soddisfazione per noi.

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La seconda puntata di JMM si è tenuta il 23 Giugno nel suggestivo spazio del Cortile della Farmacia, presso il Museo di Scienze Naturali di Torino.

Per questa occasione siamo stati onorati della presenza di due artisti inglesi in piena linea con l’attitudine sonora e personale di JMM: Plant43 e Jo Johnson. Artisti elettronici di nuova generazione, oltre alle loro produzioni curano anche  il ciclo di serate Bleep43, che ha visto tra gli ospiti Surgeon, Dj Pete, Dj Stingray, Derrick May, Omar S, Convextion, Legowelt e molti altri.

Semplicità, cura del dettaglio sonoro e profonda immersione in mondi personali e senza compromessi, sono state le chiavi di lettura dei due live presentati.

Per completare la line up, Branda J ha aperto la serata costruendo un coeso e particolare percorso di hip hop elettronico e ritmi digitali di nuova generazione; io e Marco (passEnger+xluve) abbiamo quindi introdotto gli inglesi con uno scorcio del nostro nuovo set.

Qui di seguito alcuni video, foto, e le registrazioni dei live.

/// Plant43

Scarica: Plant43 Live @ JMM (click con il destro + salva come)

Emile Facey, londinese, ha all’attivo pubblicazioni su label di culto come Ai Records, Semantica e Cultivated Electronics (Myspace | Discogs).

Il suo live ha colpito per intensità e intransigenza, grazie a un percorso musicale coeso e articolato, fatto di architetture elettroniche intricate e profonda visionarietà.

/// Jo Johnson

Scarica: Jo Johnson Live @ JMM (click con il destro + salva come)

Jo Johnson (Myspace), anche lei da Londra, ha catturato gli ascoltatori con un set morbido e intenso, fatto di melodia e trasporto emotivo, senza sacrificare groove asciutti e coinvolgenti.

/// passEnger + xluve

Scarica: passEnger+xluve Live @ JMM (click con il destro + salva come)

Una sintesi del nuovo live sviluppato in primavera, sviluppato maggiormente con macchine hardware (synth e drum machine) e più libertà nell’improvvisazione.

Il canale youtube dove trovare tutti i video è qui: Just Music Makers | Youtube

Grazie a chi ha partecipato e chi ci supporta.

Arrivederci alla prossima puntata!

/// JMM

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Just Music Makers finalmente ritorna.

Ci abbiamo messo un po’, ma speriamo l’attesa non sia stata vana.

Mercoledì 23 Giugno, al Cortile della Farmacia (presso il Museo di Scienze Naturali di via Giolitti 36, Torino) presentiamo due artisti inglesi alla loro prima esibizione italiana.

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Emile Facey aka Plant43

/ Plant43

Emile Facey, in arte Plant43, è un artista dal suono unico e riconoscibile.

Legato alla tradizione Electro ma capace di proiezioni in universi sonori personali e futuristici, il suo live è una vera sintesi sonora ed emotiva di quello che sono state la scuola Warp e la Techno/Electro Detroitiana.

Co-fondatore della serata Bleep43 di base ai Corsica Studios di Londra (che ha ospitato, tra gli altri, Surgeon, Omar-S, DJ Stingray, I-F, Convextion), è stato catturato su disco da etichette di culto come Ai RecordsSemanticaCultivated Electronics, realizzando centellinate quanto apprezzate release. Sta preparando il suo nuovo LP che uscirà su Ai Records a breve.

“This is quality electronic music here, a pristine detailed take on melodic electro” - Warp Records

http://www.myspace.com/plant43

http://www.bleep43.com/

Jo Johnson

/ Jo Johnson

Jo Johnson, anche lei londinese, è portatrice di un suono lirico e profondo, sospeso tra ipnotismi melodici minimali e ampi respiri armonici, dal grande impatto estetico ed emotivo.

Appartenente al collettivo di Bleep43, si è esibita di recente al Bloc Weekend e ai Corsica Studios nella serata che ha visto Derrick May tra i suoi ospiti.

Al momento sta lavorando al suo primo LP, che uscirà su cassetta per Further Records.

http://www.myspace.com/werkhouse

http://www.bleep43.com/

A fare gli onori di casa ci penseremo io (passEnger) e xluve, dapprima con un aperitivo sonorizzato nelle vesti di Los Afrobulos Eletricos, quindi con un mini live studiato per l’occasione.

Ci affiancherà Branda J in dj set, con selezioni dai terreni di confine che uniscono nuova elettronica e indie digitale, old school rap e abstract hiphop.

http://www.justmusicmakers.com/

http://www.myspace.com/passenger313

http://www.myspace.com/xluve

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Programma:

19:00 /// Los Afrobulos Eletricos / Dj Set / Aperitivo

21:00 /// Branda J / Dj Set

22:00 /// Just Music Makers / Audio-video Live Sets

- passEnger + xluve / Live

- Jo Johnson / Live

- Plant43 / Live

01:00 /// Branda J + passEnger + xluve / Dj Set

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